ALFREDO GISMONDI GHERARDO DEL COLLE
ANTONIO CANEPA di
Pontedecimo, a cui è dedicata la piazza nel borgo,
è tra i migliori poeti dialettali genovesi. Le sue sono poesie sentite, intime, che nascono dall'amore per la propria terra , dalle cose belle e da quel pizzico di amarezza e di nostalgia che si prova quando questi valori non brillano più o sono erosi dal tempo com'è destino di tutte le cose. Ma la poesia di Tonino non si scioglie solo nel dolce lamento caro ai poeti, sa riprendere l'attimo, la simpatia, il sorriso e la voglia di costruire nel presente quanto per molti è solo un sogno nel ventre materno del passato. In questa poesia i ricordi finiscono per affondare nel mare che li ha generati, in quello stesso mare che genererà nuove bellezze ed oggetti d'amore. (V.N.) VERSO GENOVA Chi conosce il dialetto genovese ( u zeneixe ) si può rendere conto di quanto la traslazione in italiano faccia perdere quelle sfumature evocative originarie che danno sapore alla poesia. Tanto ricco può essere il testo nella lingua in cui è stato scritto quanto piatto nella sua traduzione. Ciò vale per ogni traduzione dialettale e pure di ogni linguaggio. Conviene rifletterci ogni qual volta si ha in mano una traduzione sia pure ben fatta, non solo dal dialetto ma da ogni lingua, francese cinese o arabo che sia
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