due giovani sposi musulmani in Uzbekistan mentre escono dalla moschea (fotoRivera) articolo correlato : ARABI |
CONCETTI BASE SULL'ISLAM Allah : significa letteralmente la (al) divinità (lah), per cui anche un cristiano arabo in lingua araba se vuol dire "io credo in Dio" dirà "credo in Allah". Insomma come il termine madre in italiano e mere in francese sono la stessa cosa. Islam : significa abbandono fiducioso in Dio Corano : il libro sacro rivelato da Dio a Maometto attraverso l'arcangelo Gabriele. E composto da vari temi (sure) che iniziano tutte in questo modo: nel nome di Dio clemente e misericordioso. La traduzione in italiano più qualificata è di Gabriele Mandel, edizioni UTET. Maometto : è il profeta dell'Islam . Sono riconosciuti come profeti anche Gesù , Abramo e Mosè per cui l'Islam accetta la rivelazione della religione cristiana ed ebraica. Il Corano dice che ogni luogo in ogni tempo ha avuto il suo messaggero divino. Jihad : sforzo interiore come quello che compie il devoto durante il ramadam , il mese lunare in cui digiuna (nè acqua, nè cibo nè fumo durante le ore di chiaro). L'associazione alla guerra santa è impropria, questo concetto appare per la prima volta in bocca a papa Urbano II ( nel sinodo della Chiesa Cattolica Romana di Clermont-Ferrant del Novembre 1095 ) che così aveva chiamato le crociate. Ovviamente nessuna guerra può essere santa ( per il Vangelo ed il Corano) anche se a dichiararlo sono papi o aiatollah. Il terrorismo cosiddetto islamico è di dubbia provenienza, comunque derivato da ignoranza o pilotato da agenti esterni all'Islam. Ramadam : il digiuno in questo mese è uno dei cinque doveri del musulmano, gli altri sono la zakat (l'elemosina) il pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita, le cinque preghiere durante il giorno e soprattutto, obbligatoria, la professione di fede: non c'è Dio all'infuori di Dio e Maometto è uno dei suoi profeti. Velo : usanza islamica, assolutamente non obbligatoria, delle donne di portare un velo sul capo (come le donne nelle chiese). Questa usanza è nata anche dall'incomprensione , in parte voluta, di un passo coranico in cui è consigliato di avvolgere lo scialle (questa è la traduzione corretta del termine arabo) a coprire i seni in pubblico, contrariamente al costume di allora. Vedi quanto raccomandato e chiarito dalle massime autorità islamiche in un convegno al parlamento francese di Parigi: "sul velo". Un po' di conoscenza dell'Islam sia da parte dei non musulmani come dei musulmani stessi farebbe bene a tutti. (a cura dello shaikh Nuraldin Murad)
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