Il santuario della Vittoria

 

Il santuario nasce da un'antica leggenda.Così scrive un anonimo al senato genovese nel 1679: "si riaccordino che nell'anno 1625, Nostra Signora,mentre li savoiardi e Francesi erano nella Bocchetta fece suonare tutta la notte le campane e comparire un grosso esercito che atterrì li nemici".

Sopra ingresso del santuario una stele ricorda ai visitatori il significato del santuario ammonendo di non dimenticare chi ha combattuto per la libertà e per la giustizia, affinchè queste non siano parole vane.

Ecco un particolare del campanile. Torna a tutti in mente la leggenda delle campane che rintoccavano ovunque accompagnate da un esercito sorto dal nulla. Il santuario   diverrà il simbolo della speranza di una vittoria sulle tirannie, sulle ingiustizie dovute alle prevacazioni umane.

Il cannone sul piazzale è stato donato dalla Brigata partigiana di Serra riccò al santuario nel 1945 dopo averlo catturato agli invasori tedeschi.

 

Sulla strada di fronte al santuario (dal 1751  "cappella laicale" sotto protezione del senato genovese ma già dal 1627, due anni dopo l'evento fantasioso, la cappella era adibita al culto mariano) è stata allestita questa fonte per dissetare i pellegrini.

Vale la pena di soffermarsi a leggere quanto è scolpito sulla fonte. Una bella elegia che accosta i simboli dell'acqua, della vita, della luce alla divinità, naturalmente in una chiave cristiana.

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