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FORTE RATTI DA SANT'EUSEBIO

La via più agevole per arrivare a forte Ratti parte da sant'Eusebio passando per la cava. Noi abbiamo invece iniziato l'escursione dal centro ippico (salendo oltre sant'Eusebio) per un itinerario di circa due ore sola andata.

 

La mancanza di indicazioni può creare perplessità. Per intanto non proseguite sulle vie segnalate da divieto.

 

Arrivati in una zona in cui si avverte del pericolo di tori al pascolo girate a destra e non a sinistra in un sentiero in salita  continuando a costeggiare il fianco della montagna

 

   Dopo un'erta finale assai impegnativa nel fitto del bosco finalmente appare il forte Ratti coi suoi 220 metri di lunghezza

 

Aggiriamo il forte evitando così la frana che interromper il sentiero di fronte.

 

Il Eccoci dall'altra parte

 

S

Da qui parte l'acciottolato miltare che scende per sant'Eusebio interrotto dalla cava

 

L'interno è pericolante, con le volte crollate.

 

(meglio non proseguire lungo il corridoio del piano più alto...non ancora crollato...

 

Tra le rovine possono aggirarsi cinghiali e d'estate le vipere

 

L'abbandono totale del luogo lascia posto solo ai fantasmi del passato quando era utilizzato nella seconda guerra mondiale nella difesa contraerea e ancora tra la fine dell'800 e la prima guerra mondiale come prigione per i soldati austriaci. La sua costruzione si deve al governo sabaudo tra il 1831 e il 1842..

 

Dalla miseria dei ricordi di guerra allo splendore del paesaggio! Sullo sfondo il forte diamante oltre il quale si estende la val polcevera. Cliccando sull'immagine possiamo avere un uteriore ingrandimento.

 

...Sotto invece possiamo vedere la val Bisagno e in fondo il mare.

 

...l'erba pettinata dal vento...

 

...Ancora un ultimo scorcio prima di ridiscendere stando attenti a non rotolare giù...